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InTouch Health
15 Mag 2022Sanità di qualità a portata di click.
Il Rapporto Tecnologie e soluzioni per i piccoli comuni, si inserisce nell’ambito dell’attività dell’Osservatorio di Officina Italia, un’iniziativa di Fondazione Symbola e Carsa, sostenuta da Fondazione Hubruzzo che – riprendendo e sviluppando l’esperienza decennale maturata nelle ricostruzioni dell’Appennino centrale prima con Officina L’Aquila per il sisma del 2009 e poi con Ricostruire il Piceno, Abitare l’Appennino per il sisma 2016/17 – affronta il tema del neopopolamento delle aree del Paese interessate da processi di indebolimento economico, sociale e demografico a partire dalla messa in sicurezza del territorio.
Una condizione preliminare e fondamentale, seppur non sufficiente, per assicurare condizioni di abitabilità e di agibilità economica e sociale in contesti interessati da antiche e nuove vulnerabilità; da quelle sismiche e idrogeologiche a quelle ambientali conseguenti agli effetti della crisi climatica.
Questo territorio caratterizzato dalla presenza di piccoli comuni e da un’organizzazione insediativa diffusa e discreta – perché discontinua nello spazio – laterale ed esterno alle aree più densamente urbanizzate ed abitate è il campo di indagine del presente. Un territorio rappresentativo di realtà prevalentemente montane ed alto collinari – che interessa ben il 66,8% della superficie nazionale non riconducibile a periferia delle grandi conurbazioni urbane – chiamate a svolgere un ruolo decisivo nella risposta alle sfide poste dalle crisi climatica e pandemica; dalle politiche di mitigazione legate alle opportunità offerte dall’economia circolare a quelle di adattamento necessarie per continuare ad assicurare l’erogazione di servizi ecosistemici, fino alla costruzione di nuovi equilibri territoriali e sociali capaci di innalzare il livello di anti-fragilità delle nostre società.
Come quelli proposti dalla rilettura dei rapporti tra le dimensioni del montano e dell’urbano caratterizzate da condizioni di prossimità ed interdipendenza – che il Rapporto reinterpreta e riattualizza – superando così la dicotomia tra aree metropolitane ed aree interne.
Attraverso la presentazione di 44 buone pratiche relative ad 11 ambiti – prevenzione e sicurezza, gestione delle acque e servizio idrico, energia, agricoltura, foreste, agroalimentare, cultura e turismo, interconnessione e networking, servizi alla comunità, scuola e formazione e mobilità – dal Rapporto emerge come l’innovazione sia una chiave per la trasformazione delle sfide in opportunità per contesti depositari di un immenso patrimonio storico, artistico, ed enogastronomico, della quasi totalità delle aree protette italiane, in cui abbondano risorse boschive ed idriche.
Una nuova civitas che nasce da una visione circolare dell’economia e della società in grado di rivitalizzare territori e comunità, anche grazie al ripensamento e rafforzamento dei servizi al cittadino – primi tra tutti quelli sanitari, scolastici e di trasporto necessari a rendere migliore la vita delle persone – coerente con la visione e gli obiettivi della legge Realacci (158/2017) per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni.
Lo spettro di analisi del Rapporto è ampio sia dal punto di vista delle tecnologie che dei soggetti presi in esame: dalle strategie promosse da soggetti pubblici e privati, università, centri di ricerca e start up promotrici di innovazioni e studi, per arrivare alle realtà non-profit.
Un panorama dal quale emergono il ruolo cruciale, la funzione rigenerativa – anche rispetto alle città – e la spinta verso il futuro dei territori.
Sono state selezionate esperienze e soluzioni persino futuribili, come alcune applicazioni della blockchain o dei big data per il monitoraggio dei territori e la semplificazione dell’apparato burocratico o per migliorare la tracciabilità delle filiere agroalimentari.
Tre i parametri chiave adottati: il primo territoriale relativo alla loro applicabilità nelle aree meno densamente abitate e urbanizzate; il secondo riguarda l’innovatività (digitale, tecnologica o di modello); il terzo attiene alla replicabilità. Si tratta di soluzioni human centered che vedono l’uso della tecnologia principalmente come fattore abilitante dell comunità, sostenibili dal punto di vista ambientale ma anche per facilità d’uso e convenienza. Elaborate e realizzate in larga parte nei piccoli comuni si tratta di soluzioni che possono trovare un’applicazione nei diversi contesti montani e in particolare nell’Appennino centrale interessato dal Programma unitario di intervento per le aree del terremoto del 2009 e 2016 previsto dal Fondo complementare al Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR).
È un’Italia che fa l’Italia e si muove entro le chiavi proposte dal Next Generation EU per affrontare le crisi pandemica e climatica e rilanciare l’economia: coesione, transizione verde e digitale.
Nel grande mosaico di un’economia a misura d’uomo necessaria per contrastare le sfide che abbiamo davanti, come recita il Manifesto di Assisi, le 44 tessere qui presentate confermano il contributo decisivo che può venire dai territori e dalle comunità.
PREMESSA
1. Introduzione
1.1 L’Italia dei territori
1.2 Sfide e opportunità
2. Tecnologie e soluzioni per i piccoli comuni
2.1 Agricoltura:
iGRAL
Humus Job
ASFO Carnino
Winnica
2.2 Agroalimentare:
Gruppo Caviro
Pr.ali.na.
Arnie 4.0
Masseria dell’Oasi
2.3 Cultura e Turismo:
Tebikii – Guide digitali per piccoli musei
Revelia – Widespread cultural heritage on demand
BikeSquare – Cycling tourism with e-bikes throughout Italy
MuseOn – Guide multimediali per piccoli musei
2.4 Energia:
Energia agricola a km 0
Valle di Primiero
Braemar Community Hydro Ltd
Sistema di riscaldamento della regione di Montieri
2.5 Gestione delle acque e del servizio idrico:
Riqualificazione del Lago di Quarto con finalità plurime
Anello acquedottistico antisismico dei sibillini
Microturbina
Utilis
2.6 Gestione delle foreste:
Forest Sharing – Lo sharing per curare i boschi abbandonati
12 to many
Progetto SLOPE
IT-FOR
2.7 Interconnessione e networking:
Accesso internet in zone remote
SMACE – Smart Work in a Smart Place
Recreo – Piattaforma per valorizzare beni privati nelle aree rurali
Tornare a lavorare dal Sud connessi con il mondo
2.8 Mobilità:
Rezo Pouce – Trasporto privato ma pubblico
Auting – Affittare la macchina direttamente nel posto di vacanza
[email protected]
Linking Valdera
2.9 Prevenzione e sicurezza:
PRImo
WaterView
Rheticus
MEGLIO
2.10 Scuola e formazione:
Pacentro – Da scuola a centro culturale
Plesso scolastico unico per comuni montani
Digital School Bus – Portare la didattica digitale nelle scuole montane
Euroscuola – La piccola scuola diventa grande, se internazionale
2.11 Servizi alla comunità:
InTouch Health|
Fascicolo Digitale per imprese nei piccoli territori
CoNSENSo – Infermiere di montagna
Linfa – Da negozio a centro servizi
Sanità di qualità a portata di click.
Senza Fili Senza Confini propone un modello economico alternativo per l’accesso a Internet
Il servizio di car pooling pensato per i tragitti brevi si rivolge a chi ha più di 16 anni.
Il progetto che punta a migliorare le condizioni di vita e la salute degli anziani dell’Arco Alpino.
La piattaforma nata per mettere in rete i punti noleggio bike ed e-bike.
Condividere il lavoro nelle piccole imprese agricole.
Sistemi innovativi di pascolo per bovini da carne per il recupero di terreni abbandonati.
3Bee, nuove tecnologie per supportare il lavoro degli apicoltori.
L'app con le video-guide che accompagnano i turisti raccontando aneddoti e curiosità.
Connessione tra proprietari di beni in disuso e persone che hanno progetti da proporre.
Integrare è la ricetta per rendere efficiente e di qualità la mobilità nei piccoli comuni.
Piattaforma cloud di servizi geo-informativi.
Il progetto nato per qualificare le produzioni agricole abruzzesi e ridurre la frammentazione dell’offerta.
Robot cartesiano per la gestione integrata del vigneto.
Il dispositivo di energy harvesting che sfrutta l’energia di un salto di pressione dell’acqua per convertirla in energia elettrica.
Quando il trasporto degli alunni è gestito direttamente dalle famiglie.
La piattaforma che consente ai proprietari di boschi di accorpare le loro proprietà per ottimizzarne la gestione.
Un laboratorio itinerante unico al mondo, che dal 2022 sta portando la didattica digitale in 21 plessi della scuola primaria e secondaria di primo grado nell’Appennino Parmense e Piacentino.
La comunità energeticamente indipendente.
Un archivio telematico centralizzato che raccoglie tutte le informazioni relative ad un’impresa.
Montieri utilizza diverse fonti di energia rinnovabile per soddisfare il proprio fabbisogno.
Il primo car sharing tra privati attivo in Italia.
Il progetto che mette la scuola di Pacentro a disposizione della comunità nel corso dell’intera giornata.
ASFO Carnino - Associazione Fondiaria d’Italia, la no-profit che gestisce gli appezzamenti degli associati.
Uso irriguo, laminazione delle piene del fiume Savio, antincendio e MDV.
Nella Valle Grana un centro di eccellenza in cui far incontrare qualità formativa, progetti territoriali, attività sportive e nuove metodologie didattiche.
Una piattaforma web di compravendita del legname veneto.
App per acquisti online di beni e servizi pensata come progetto territoriale, con l'obiettivo di valorizzare le botteghe dei piccoli borghi.
Una rivoluzione di iThalìa che ha brevettato la tecnologia innovativa Post Internet Era.
Una rete mobile trasportabile per emergenze.
L'energia prodotta viene ridistribuita agli associati stessi.
Il progetto con l'obiettivo di sviluppare un sistema che aiuta nella stima delle cubature e nella valutazione della qualità del legname.
Trasforma le telecamere presenti sul territorio in uno strumento di monitoraggio costante delle condizioni ambientali.
Un memorandum d’intesa per diffondere la cultura digitale tra cittadini e amministratori.
Il servizio che permette l’accesso a luoghi culturali su prenotazione.
Gruppo Caviro, un esempio virtuoso.
Un sistema di rilevazione dei terremoti tramite la rete di fibra ottica.
La scuola che supporta le famiglie nell'organizzazione quotidiana e guarda all'Europa.
La garanzia di una fornitura idrica molto più sicura.
Crowd-funding per costruire e gestire l’impianto idroelettrico comunitario.
A partire dalle immagini satellitari e dall’uso dell’intelligenza artificiale è possibile individuare le perdite idriche.
La prima rete di imprese in Italia della filiera foresta-legno.
Il servizio che consente alle aziende di organizzare soggiorni di workation (work-vacation) per i propri dipendenti.
(PRoduzione ALImenti NAturali), azienda che tutela e valorizza le risorse del territorio e del patrimonio enogastronomico pugliese.