“Peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla”
Papa Francesco
“Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia”
Shakespeare
Affrontare con coraggio la crisi prodotta dalla pandemia da COVID19 e la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta, come afferma il Manifesto di Assisi, una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più sostenibili, più forti, e per questo più capaci di futuro. È una sfida di enorme portata che richiede il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, culturali. Va portata avanti senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno. L’Europa ha accettato questa sfida mobilitando importanti risorse intorno ai temi della coesione, della transizione verde, dell’economia digitale e dell’innovazione. E assumendo l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2050. Un obiettivo che è stato fatto proprio anche dal Giappone, dalla Corea del Sud e sta per essere assunto dall’America di Joe Biden. Mentre la Cina lo ha collocato al 2060.
L’Italia può dare un importante contributo in questa direzione a partire dai suoi punti di forza, spesso poco noti. Anche agli italiani come ha ricordato il Presidente del Consiglio Mario Draghi.
I dati che presentiamo in questi “selfie” raccontano primati nell’economia circolare, nella green economy, nel design che attraversano i settori del made in Italy. Primati che si nascondono nelle pieghe del territorio. Ne sono talvolta protagoniste multinazionali tascabili, piccole e medie imprese, talenti che Symbola censisce, racconta e mette in rete con le sue iniziative, realizzate insieme a tanti compagni di viaggio. Un’Italia che fa l’Italia, presente sui mercati internazionali grazie ad una capacità di tenere insieme competitività, ambiente e coesione sociale, innovazione e tradizioni antiche, empatia e tecnologia, bellezza, capitale umano e comunità. Un Paese che, insieme all’Europa, può dare un importante contributo a “non sprecare la crisi”, a costruire un mondo più sicuro, più civile, più gentile. Per ridare forza alla speranza in una situazione difficile. Perché per dirla con Gandhi “la vita non è aspettare che passi la tempesta ma imparare a danzare sotto la pioggia”.
ERMETE REALACCI
Presidente Fondazione Symbola