La ricerca, giunta alla sua nona edizione, è realizzata da Fondazione Symbola e Unioncamere, in collaborazione con CONAI e Novamont, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente.
Sandro Mangiaterra | Corriere del Veneto
La ricerca, giunta alla sua nona edizione, è realizzata da Fondazione Symbola e Unioncamere, in collaborazione con CONAI e Novamont, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente.
A quanto pare, esiste un punto in cui il progresso, per essere un vero avanzamento,
deve variare leggermente la sua linea di direzione…
Joseph Conrad, scrivendo del naufragio del Titanic
Per capire dove probabilmente andrà l’economia nei prossimi anni è utile leggere – forse più che i report delle agenzie di rating – l’ultimo rapporto dell’IPCC, l’Intergovernmental Panel on Climate Change dell’ONU: gli scienziati del panel spiegano che per limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali ed evitare così le conseguenze drammatiche che già oggi vediamo profilarsi, entro il 2030 si dovranno ridurre del 45% le emissioni globali di carbonio rispetto al 2010. E si dovrà arrivare alla neutralità carbonica, azzerare cioè l’impronta di carbonio mondiale, entro il 2050. Obiettivi ambiziosi che chiamano il Pianeta (la politica, l’economia, la società) a grandi cambiamenti. L’economia in particolare difficilmente potrà esimersi dall’abbracciare con maggiore decisione i nuovi modelli produttivi della green economy e dell’economia circolare. Cambiamenti necessari che rappresentano anche una grande opportunità.
Prefazione
1. Quadro Internazionale
1.1 Politiche Internazionali
1.2 Tecnologie rinnovabili
2. Numeri di GreenItaly
2.1 Circolarità del made in Italy
2.1.1 Eco-efficienza ed eco-tendenza: la competitività del modello produttivo italiano
2.1.2 L’evoluzione green della manifattura italiana
2.2 Eco-investimenti e competitività del made in Italy
2.2.1 Gli eco-investimenti delle imprese 2014–2018
2.2.2 Gli investimenti green nei settori di attività
2.2.3 La geografia delle imprese green
2.2.4 Green economy e competitività
2.3 Mondo del lavoro e green economy: i green jobs
2.3.1 La dimensione complessiva dell’occupazione green in Italia e il suo contributo alla formazione del valore aggiunto
2.3.2 La domanda di green jobs delle imprese industriali e dei servizi
2.3.3 Geografia dei green jobs
2.3.4 Green jobs come leva per l’innovazione e la competitività
2.3.5 Alcune professioni a maggior sviluppo di competenze green
3. Geografie di GreenItaly
3.1 Le quattro A del made in Italy
3.1.1 Agroalimentare
3.1.2 Arredo–Casa
3.1.3 Automazione
3.1.4 Abbigliamento – tessile
4 dicembre 2018 | Milano
Sandro Mangiaterra | Corriere del Veneto
Erasmo D’Angelis | Il Mattino
“Per affrontare la crisi climatica – dichiara Ermete Realacci – l’Europa ha una sola scelta: puntare su un nuovo green deal che metta davvero al centro l’ambiente. Bisogna scommettere prima di tutto su un’economia decarbonizzata e circolare, ridisegnando la fiscalità in chiave green per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi”
Luca Orsi | Il Resto del Carlino
Con 28.270 imprese l’Emilia Romagna è al quarto posto in Italia nella graduatoria regionale per numero assoluto di aziende che hanno investito, o investiranno entro l’anno, in tecnologie green.
Linkiesta.it
Gianmaria Pitton | Il Giornale di Vicenza
Elena Comelli | Quotidiano Nazionale
Linkiesta.it
Marco Morello | Panorama.it
Ermete Realacci | Corriere della Sera Buona Notizie
Enrico Franco | Corriere di Bologna
Fatucchi | Corriere Fiorentino
Fiorella Girardo | Corriere Veneto
Elena Comelli, Elisabetta Soglio | Il Corriere della Sera
Paola D’Amico | Il Corriere della Sera
Marco Gisotti | LaStampa.it
Ansa.it
Redatto da Francesco Ferrante, fondatore Green Italia, vicepresidente Kyoto Club, Direttivo Legambiente.
Realizzato in collaborazione con Paola Pierotti, architetto e giornalista, socia e fondatrice, insieme ad Andrea Nonni, di “PPAN comunicazione e networking.
Redatto da Aurora Magni – presidente Blumine/sustainability-lab e docente incaricato presso la LIUC – Università Cattaneo per l’insegnamento di Sostenibilità dei processi produttivi.
Bioeconomia: contesto e prospettive
Paragrafo scritto da Duccio Bianchi. Il testo si basa in maniera significativa su D.Bianchi “Bilancio dell’economia circolare in Italia”, Edizioni ambiente 2018, realizzato da Ambiente Italia srl per conto di Cap, Cial, Comieco, Conai, Corepla, Ricrea.
Industria 4.0 e sostenibilità
Realizzato in collaborazione con Miriam Gangi e Mariangela Sciorati – Comunicazione e Ufficio stampa ANFIA; Fabrizia Vigo – Relazioni Istituzionali ANFIA; Marisa Saglietto – Studi e Statistiche ANFIA.
Realizzato in collaborazione con FederlegnoArredo
Redatto da Gianni Silvestrini, Direttore scientifico QualEnergia, Direttore scientifico Kyoto Club, Presidente Exalto.
Redatto da Marco Frey, Presidente del Comitato scientifico di Symbola, Frey è professore ordinario di Economia e gestione delle imprese, direttore del gruppo di ricerca sulla sostenibilità (SuM) della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa; docente allo IUSS di Pavia e all’Università Cattolica di Milano; presidente della Fondazione Global Compact Italia.
Realizzato in collaborazione con Coldiretti.
Daniele Bonecchi | Il Foglio
GreenItaly 2018 è il nono rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere che misura e pesa la forza della green economy nazionale. Sono oltre 345mila le imprese italiane dell’industria e dei servizi con dipendenti che hanno investito nel periodo 2014-2017, o prevedono di farlo entro la fine del 2018 (nell’arco, dunque, di un quinquennio) in prodotti e tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2.
Elena Comelli | IlSole24Ore.com
Ermete Realacci | Corriere della Sera Design
Ermete Realacci | Formiche
Francesca Gambarini | Corriere Economia
Jacopo Gilberto | Il Sole 24 Ore
Laura Cavestri, Ermete Realacci | Il Sole 24 Ore
Il Sole 24 Ore
Alessandro Farruggia | La Nazione
Mauro Pigozzo | Corriere di Verona
Avvenire.it
Roberto Giovannini | LaStampa.it
Presentato oggi a Roma il Rapporto 2018 GreenItaly, realizzato da Symbola e Unioncamere, in collaborazione con CONAI e NOVAMONT. E il patrocinio del Ministero dell’Ambiente.