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Il 19 marzo Cristian Galbiati, coordinatore di Dark Side, il programma di ricerca sulla materia oscura dei Laboratori del Gran Sasso dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), si trova nella propria casa di Milano. Telefonando ad un suo amico per congratularsi per una importante donazione fatta per acquistare all’estero un ventilatore polmonare, apprende che l’ordine è stato cancellato, perché la Germania sta requisendo tutta la produzione nazionale.

Inizia così una delle più straordinarie storie di questi giorni. In poche ore Galbiati dà vita ad un programma di ricerca che coinvolge più di 20 realtà scientifiche di tutto il mondo, 80 ricercatori tra cui Art McDonald, Premio Nobel per la Fisica nel 2015, per aumentare in tempi rapidi la disponibilità di questi dispositivi. L’idea è quella di realizzare un ventilatore semplice e replicabile su grande scala con componenti meccanici ed elettronici facilmente reperibili sul mercato.

Il prototipo del Milano Ventilatore Meccanico, così si chiama il dispositivo, viene messo a punto in soli sette giorni grazie al supporto della Elemaster di Lomagna, azienda leader nella industrializzazione di prodotti elettronici, 240 milioni di fatturato e oltre 1000 dipendenti. Il dispositivo testato nei laboratori del San Gerardo di Monza, potrebbe essere disponibile nelle terapie intensive degli ospedali lombardi già entro Pasqua.

Anche in questo caso la tecnologia non è stata brevettata e sarà open source.

Per chi volesse dare un contributo https://www.gofundme.com/f/mvm-milano-ventilatore-meccanico

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