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Prendersi cura delle persone non è semplice: ognuno ha le sue complessità e i suoi gusti. Bisogna tenere conto di questi e altri fattori soprattutto nell’assistenza agli anziani, dove la cura può riscontrare problemi che vanno al di là dei medicinali.

Per questo la Commissione Europea e il Ministero degli interni e della comunicazione del Giappone hanno deciso di finanziare (all’interno di Horizon 2020) CARESSES: progetto per sviluppare il primo robot di assistenza agli anziani capace di adattarsi alla cultura dei pazienti.

Coordinatrice dello studio è l’Università di Genova, che sta lavorando con il Prof. Antonio Sgorbissa e il suo team affinché Pepper (robot antropomorfo prodotto da SoftBank Robotics e scelto come protagonista della ricerca) possa rendersi conto delle preferenze delle persone con cui interagisce, apprendendo durante la comunicazione.

Pepper, grazie a telecamere e sensori, riconosce le persone e ricorda le cose che ha imparato su di loro: la sua competenza culturale non si perde in stereotipi legati alle tradizioni, il robot è capace di adeguarsi ai pazienti.

Terminata la sperimentazione nelle case di cura di Regno Unito e Giappone con l’aiuto delle Università di Bedfordshire e Middlesex, Pepper ricorderà agli anziani quando prendere le medicine, li incoraggerà a svolgere attività sportive e li aiuterà nella loro routine: pochi conosceranno i pazienti come Pepper!

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