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Sarà diverso. Suggestivo. Il primo passo di un progetto che si svilupperà anche nei prossimi anni. Un Presepe diffuso in tutta Assisi, «un abbraccio di luce e di nuova speranza», lo hanno definito. S'accenderà martedì prossimo, l'8 dicembre, dopo la Messa delle 17 presieduta dal neocardinale Mauro Gambetti, già custode del Sacro Convento. Proprio luci e statue saranno in tutta la città di san Francesco, che avrà il suo centro sulla facciata della Basilica superiore, davanti alla quale (proprio accanto a Francesco) troverà spazio anche un pastore "speciale" realizzato a grandezza naturale: la statua di un'infermiera.

Il "Natale di Francesco" è stato presentato ieri mattina in videoconferenza dal direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato, insieme alla sindaca Stefania Proietti, all'architetto Mario Cucinella, al presidente di Symbola Ermete Realacci e all'amministratore delegato e direttore generale di Enel, Francesco Starace, che ha contribuito a sostenere il progetto. Un Presepe che attraverserà «le piazze e le strade della città di Assisi per trasformarla in una nuova Betlemme», attraverso 10mila metri quadri di videoproiezioni che riproporranno gli affreschi di Giotto nella Basilica di San Francesco, «mettendo insieme tradizione e modernità con la spiritualità francescana», ha sottolineato padre Fortunato. Sarà anche «il primo Presepe tanto grande totalmente illuminato da fonti rinnovabili», ha ricordato Realacci. «Anche in questo anno così segnato dalla sofferenza, nella pandemia, buon Natale perché il Signore viene, viene sempre e ci fa compagna», ha fatto sapere il Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni.

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Una speranza nel "Presepe diffuso" - P. Cio. | Avvenire

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