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Il 25 novembre in Aula la mozione depositata dalla parlamentare Rossella Muroni, di cui pubblichiamo un contributo, che chiede la dichiarazione anche in Italia dello stato di emergenza climatica

La Basilica di San Marco invasa dall'acqua alta per la seconda volta negli ultimi dodici mesi, quando dal IX secolo è accaduto solo 6 volte, fiumi di fango tra i Sassi di Matera e molti altri territori flagellati da nubifragi e venti particolarmente intensi che hanno mietuto vittime e danni. No, non è una semplice ondata di maltempo, è emergenza climatica. Proprio l’aumento nella frequenza e nell'intensità dei fenomeni meteorologi estremi è, infatti, uno dei sintomi più chiari dei mutamenti climatici in atto. E non ci sono dubbi che stiamo proseguendo sempre più speditamente in questa direzione. Nel 2018 nel mondo si sono contati 850 disastri naturali, tra frane, alluvioni, inondazioni, uragani, tempeste, siccità, ondate di calore, che secondo il colosso assicurativo Munich Re sono costati 160 miliardi di dollari; in Europa si sono invece verificati 113 eventi naturali disastrosi e perdite per 16 miliardi di euro. Solo nel nostro Paese, lo scorso anno, sono state 32 le vittime di eventi meteorologi estremi, mentre la Coldiretti stima che gli sbalzi termici anomali degli ultimi dieci anni siano costati all’agricoltura made in Italy ben 14 miliardi di euro.

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Una mozione in parlamento per dichiarare l'emergenza climatica | Lastampa.it

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