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Per vincere la sfida climatica e della ripresa post-covid.

Quest'anno al centro dell'attenzione del Festival e del Seminario di Symbola ci sono il messaggio e la visione del Manifesto di Assisi, promosso da Symbola e dai francescani del Sacro Convento, della necessità e urgenza di un'economia a misura d'uomo capace di affrontare le sfide del nostro tempo, da quella climatica a quella pandemica, rendendo le nostre società più sicure e più sostenibili ambientalmente e socialmente senza lasciare indietro nessuno. L'epidemia scatenata dal covid19 come una nemesi della globalizzazione ha fatto riemergere l'esistenza delle geografie e il ruolo dei territori che saranno i protagonisti dei due giorni iniziali del Festival della Soft Economy: dalla sfida "centrale" della ricostruzione, decisiva certamente per i territori direttamente interessati, per l'intera regione Marche e più in generale per l'Appennino, alla presentazione di esperienze e al confronto sulle strategie per tornare ad abitare borghi e piccoli comuni. Un altro tema al centro del doppio appuntamento treiese sarà quello della ripresa nel segno della transizione ecologica, sociale e digitale propugnata dall'Unione Europea e della prova per l'Italia di saper utilizzare al meglio le ingenti risorse comunitarie, dal Green Deal al Recovery Found fino al nuovo ciclo dei fondi strutturali. Per questo le giornate del Seminario Estivo saranno dedicate alle opportunità dell'Italia di essere protagonista di questo cambiamento grazie al suo soft power, fatto di sostenibilità, bellezza, innovazioni sociali e tecnologiche e creatività. A patto di saper cogliere la crisi come occasione per cambiare in meglio, da cogliere uniti, insieme perché "nessuno si salva solo".

La politica si è spesa spesso - anche se non sempre con efficacia - in difesa delle marginalità, dei territori di confine, delle comunità abbandonate dal flusso dell'innovazione. II paradigma oggi è cambiato radicalmente.
L'emergenza Covid-19 ci ha riproposto la generazione di valore proprio a partire da quanto sembrava destinato all'esclusione, o alla semplice "protezione". La promessa per il futuro viene dalla campagna più che dalla città, dal distanziamento - anche geografico e topografico - piuttosto che dalla concentrazione in luoghi e spazi comuni.
La rivincita delle autonomie? Anche, soprattutto in un Paese cresciuto e fortificato dalle storie di municipalità che si sono fatte Nazione. In questo orizzonte rinnovato ritrovano spazio e spessore le preoccupazioni di una sostenibilità ambientale e sociale che deve guidare lo sviluppo dell'economia e della convivenza civile. II seminario estivo promosso da Symbola - "L'Italia che verrà" - insieme al Festival della Soft economy costituisce un appuntamento imperdibile per favorire il confronto sui temi di un "nuovo tempo economico e sociale" che sono ormai scritti sull'agenda di ogni decisore pubblico e privato.

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Un nuovo tempo economico e sociale | Il Resto del Carlino - Ed. Macerata

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