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Il tema è al centro di Circonomia, il festival dell'economia circolare e dell'energia dei territori che per la sua sesta edizione si presenta con un  format in due tempi: Circonomia Digitale, in programma fino a fine luglio, e Circonomia Live, che si terrà dal 15 al 18 settembre ad Alba

Produrre beni e servizi reintegrando negli ecosistemi o rivalorizzando economicamente (attraverso il riutilizzo o il riciclo) i materiali di scarto del processo produttivo, evitando che diventino rifiuti. E' la filosofia alla base dell'economia circolare, un tema portato alla ribalta con forza dalla pandemia, che ha rilanciato il dibattito sulla sostenibilità e sulla necessità di salvaguardare la salute del Pianeta. Non a caso, all'interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) 69,8 miliardi saranno destinati a progetti legati alla transizione ecologica e allo sviluppo ambientale sostenibile nel nostro Paese.

Proprio su queste sfide diventate ormai strategiche si concentra Circonomia, il festival dell'economia circolare e dell'energia dei territori che per la sua sesta edizione si presenta con un  format in due tempi: Circonomia Digitale, in corso di svolgimento con appuntamenti settimanali online fino a fine luglio, e Circonomia Live, che si terrà dal 15 al 18 settembre ad Alba, in Piemonte. A organizzare l'evento sono Gmi (Greening Marketing Italia), Cooperativa Erica, Aica (Associazione internazionale per la comunicazione ambientale) ed eprcomunicazione, in collaborazione con Legambiente, Kyoto Club, Fondazione Symbola, con il patrocinio del ministero della Transizione Ecologica e di Rai per il Sociale.

Roberto Della Seta, direttore artistico del festival, spiega come "uno dei nostri obiettivi principali è diffondere il concetto di economia circolare come simbolo della transizione ecologica. Ovvero della necessità di passare da un'economia lineare (che si basa sullo sfruttamento delle materie prime e sulla generazione di scarti, ndr) a un nuovo paradigma, per l'appunto circolare, in cui si tende ad azzerare la produzione di residui, scarti ed emissioni dannose per il clima, trasformando in risorsa ciò che comunemente viene considerato un rifiuto". Si tratta, aggiunge Della Seta, "di un passaggio epocale che stiamo vivendo e che non sempre viene compreso nella sua profondità, andando a coinvolgere anche gli stili personali di consumo". L'evento, aggiunge, intende inoltre "raccontare quello che si sta facendo concretamente sui territori per favorire questo cambiamento". Tra gli appuntamenti della manifestazione, prosegue, "di particolare rilevanza sarà un incontro previsto ad Alba il 21 giugno in cui quattro ragazzi del movimento ambientalista Fridays for future si confronteranno con politici e imprenditori sui temi della transizione ecologica".

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Transizione ecologica, un'Italia a doppio volto | Sibilla Di Palma | La Repubblica

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