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Treia (MC), 7 lug. (askanews) – “L’Italia ha bisogno di mobilitare le energie migliori per affrontare il futuro partendo dai suoi cromosomi e da ciò che la rende unica. Serve un progetto economico e sociale serio che faccia i conti con processi politici che feriscono l’Europa esaltando indifferenza, cinismo e razzismo”. Lo afferma Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola, a conclusione del seminario estivo di Treia intitolato “Coesione è competizione”.

“Dobbiamo recuperare l’identità e l’orgoglio di appartenere a un grande Paese – continua Realacci -. Come diceva La Pira ‘Solo gli animali privi di spina dorsale hanno bisogno del guscio’. L’Italia può farcela se affronta i suoi mali antichi – non solo il debito pubblico, ma anche le diseguaglianze sociali, l’economia in nero, quella criminale, il ritardo del Sud, una burocrazia inefficace – grazie ai suoi talenti e se punta su sostenibilità, innovazione e bellezza”.

Per Realacci “la coesione fa crescere imprese e territori, perché è la patria di quel sistema produttivo culturale dinamico e diffuso che genera più di 92 miliardi di euro e ‘attiva’ altri settori dell’economia, arrivando a muovere, nell’insieme, 255,5 miliardi, equivalenti al 16,6% del valore aggiunto nazionale. Che scommette sulla qualità e la green economy, sui suoi saperi tradizionali e sull’innovazione, sulle forza dei territori e sulla coesione delle comunità, che dà corpo a un’economia a misura d’uomo e non lascia indietro nessuno, che vede nella necessaria risposta al cambiamento climatico anche un’opportunità”.

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Symbola, Realacci: serve più Italia per affrontare futuro - Askanews.it

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