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Fedele al territorio marchigiano anche nei momenti più difficili, Simonelli Group ha creato un centro di ricerca nel campo del caffè che opera in una logica di rete.

Il legame con il territorio locale contraddistingue da sempre il rapporto tra Simonelli Group e la regione Marche. Da sempre, l’azienda ha puntato sulle risorse locali, non soltanto per quanto riguarda l’assunzione di personale (operai e impiegati) ma anche per la creazione di un network di aziende satelliti che lavorano per Simonelli Group. C’è dunque un forte legame con il territorio, dove l’azienda ha trovato competenze e personale motivato: due ingredienti che le hanno permesso di creare un sistema performante sul mercato italiano e mondiale.

Il buon rapporto con il territorio è stato anche elemento chiave per essere un’azienda competitiva a livello globale. E il successo internazionale è partito proprio dall’attaccamento dei dipendenti all’azienda e al territorio. Il clima di responsabilità che si respira nel personale aziendale permette di focalizzarsi meglio sugli obiettivi comuni da raggiungere.

Dopo il forte terremoto che ha colpito l’Italia centrale nel 2016, l’azienda ha deciso di rimanere sul territorio locale, lavorando ancora di più su una dimensione di coesione. Nell’ottobre 2017, è stato inaugurato il nuovo quartier generale, costruito all’insegna dell’eco-sostenibilità e dell’innovazione: uso della domotica, efficienza energetica, consumo energetico e riscaldamento, fino all’installazione di pannelli solari per la produzione di energia elettrica. Il rapporto con il territorio locale si esprime in una ramificazione di progetti. Un caso esemplare è quello della collaborazione tra Simonelli Group e l’Università di Camerino. Collaborazione che a partire dal 2016 si è ulteriormente rafforzata con la creazione di un Centro di Ricerca nel campo del caffè – denominato International Hub for Coffee Research and Innovation – che opera con una logica di rete. Si tratta di un centro – co-finanziato dall’azienda e dall’ateneo – che ha l’aspirazione di diventare un polo di eccellenza internazionale nella conoscenza e nel know how sul caffè e sulla filiera dell’industria del caffè, senza dimenticare il collegamento con il territorio marchigiano. La porta è aperta anche alla partecipazione di altri partner, del mondo scientifico-accademico e imprenditoriale, interessati a condividere scopi e risultati delle attività di ricerca o ad apportare nuove conoscenze ed esperienze nei comparti della filiera del caffè, soprattutto per quanto riguarda la selezione delle varietà e la fase di torrefazione.

Simonelli Group ha definito un percorso per la propria attività, riassunto in sette passi della qualità: capacità progettuale, scelta dei componenti, attenta selezione dei fornitori, controllo su ogni fornitura, formazione e professionalità degli operai, rigoroso collaudo tecnico su ogni macchina prima dell’imballo, segnalazioni dei clienti.

Dal 1936, anno in cui il Cav. Orlando Simonelli realizzò la sua prima macchina per caffè espresso a Cessapalombo (MC), il cammino di questa azienda marchigiana è sempre stato orientato verso la produzione di macchine industriali di qualità per la preparazione del caffè. Nel 1969, in seguito ad un’operazione finanziaria di management buy-out, l’azienda cambia assetto proprietario e da Simonelli diventa Nuova Simonelli. Dalla metà degli anni Settanta, la sede aziendale si trova a Belforte del Chienti (MC). Presidente dell’azienda: Nando Ottavi. Recentemente, l’azienda ha cambiato denominazione in Simonelli Group. Dopo l’espansione in Italia, nel corso degli anni è arrivato anche l’ampliamento delle attività all’estero: attualmente, l’azienda ha operazioni in 121 Paesi nel mondo ed esporta il 94% della produzione, che viene realizzata completamente in Italia. Oltre alle filiali negli Stati Uniti e agli uffici commerciali in Canada, Cina, Singapore, Francia, Spagna, Inghilterra, la rete commerciale di Simonelli Group conta oltre 800 concessionari dislocati in ogni continente. L’età media dei dipendenti, che oggi sono 115, è di 32,7 anni. Il fatturato, a fine 2017, ha superato gli 80 milioni di euro, e il 6 per cento viene investito in innovazione. L’azienda controlla anche il brand Victoria Arduino, acquisito nel 2001 e attivo anch’esso nel settore delle macchine per caffè.

Nel corso degli anni, sono arrivati molti riconoscimenti: dalla segnalazione al Compasso d’Oro per il design innovativo dei prodotti, alla selezione come partner tecnico del World Barista Championship, fino alla selezione come “Company to Watch” da parte del Cerved, il maggiore information provider italiano e una delle principali agenzie di rating in Europa (nel 2011, 2013, 2015, 2017).

Partendo dall’attenzione al territorio locale, l’azienda è dunque riuscita a creare un sistema che crea prodotti di valore, esportati in tutto il mondo. Essere attenti alla dimensione della coesione, aiuta anche nella competitività sul mercato.

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