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L’avanguardia della biorobotica made in Italy prende forma nei laboratori dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, all’interno dei quali si esplora la possibilità di attuare attraverso l'ingegneria, la meccatronica e la robotica macchine e sistemi avanzati ispirati al mondo vivente. L’Istituto studia tecnologie impiantabili, indossabili e collaborative: robot che interagiscono con gli esseri umani a livello sia fisico che cognitivo. I ricercatori dell’Istituto di BioRobotica sviluppano prodotti e soluzioni rivoluzionarie per la chirurgia e le terapie riabilitative: organi artificiali in grado di riprodurre le funzioni biologiche, esoscheletri che dialogano con il paziente e ne sostengono la riabilitazione motoria, robot microscopici che si muovono nel corpo umano per diagnosticare patologie e somministrare terapie. Uno degli aspetti innovativi è l’utilizzo di nuovi materiali morbidi ed elastici, al fine di realizzare tessuti artificiali che interagiscano meglio con l’organismo. L’elevata specializzazione raggiunta dalla ricerca nel campo della biorobotica è confermata dalla presenza dell’Artificial Hands Area, il laboratorio in cui vengono sviluppate mani e braccia robotiche da impiegare come protesi controllate dal pensiero. A tale scopo, vengono portati avanti studi multidisciplinari che riguardano la sensoristica tattile, gli algoritmi per il ritorno sensoriale e, naturalmente, la meccanica. Da questa linea di ricerca è nata nel 2009 la spin-off Prensilia, che sviluppa e commercializza mani robotiche in tutto il mondo.

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