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Confuso, compassionevole, indecifrabile, di svolta, verde, grigio, depresso, di rilancio... Come sarà il 2021? Nessuno può dirlo con una ragionevole possibilità di fare centro. «Di certo ci aspetta un anno di grandi rivolgimenti dice ad Economy il presidente della Luiss Vincenzo Boccia -. Le posizioni acquisite saranno tutte messe in discussione e, soprattutto tra le imprese, vincerà chi saprà prendersi il rischio dell'innovazione». Insomma, vale il vecchio adagio del "chi si ferma è perduto". Sarà l'anno del coraggio, allora. Questo sì. E si troverà un pezzo avanti sulla via che porta fuori della crisi chi non ha rinunciato a progettare e investire anche nell'anno orribile 2020 che ha messo tutti a dura prova nello stesso momento e in ogni parte del mondo. «Chi ha saputo passare rapidamente dalla resistenza alla pandemia alla reazione osserva Boccia potrà rafforzare la sua capacità competitiva. Chi si attarda sulla linea del ristoro fine a se stesso incontrerà non poche difficoltà nella ripartenza».

Lo ha capito certamente John Elkann che ha premuto il piede sull'acceleratore dell'accordo con la francese Peugeot fissando al primo trimestre dell'anno entrante la chiusura della fusione che porterà la sua Fca a diventare il quarto gruppo mondiale nell'auto sotto il nome Stellantis, scansando un possibile destino di marginalità. Dove tiri il vento è ben chiaro anche all'armatore Manuel Grimaldi, tra i colossi mondiali del settore, che ha confermato ai cantieri cinesi dove si serve l'ordine per la costruzione di ben dodici navi ultramoderne di quinta generazione con alimentazione ibrida.

«La spinta verso il rispetto dell'ambiente spiega Ermete Realacci sarà sempre più forte: una tendenza che la diffusione del Covid rende ogni giorno più attuale». Per il presidente di Symbola «è venuto il tempo di concepire una società a misura d'uomo, empatica, dove prevalga uno spiccato spirito di comunità». «Questa Europa è vecchia e stanca riprende le parole di Papa Francesco e se vuole sopravvivere deve darsi la missione di promuovere un nuovo umanesimo economico».

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Sarà l'anno del coraggio di chi non resta a guardare - Alfonso Ruffo | Economy

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