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Rincorrono un pallone, tirano e fanno gol. A luglio 2019 erano a Sydney per disputare il loro campionato mondiale ma non si tratta di stelle del calcio: sono robot umanoidi programmati dal team SPQR, formato da studenti del Dipartimento di ingegneria informatica, automatica e gestionale di Sapienza Università di Roma, unico ateneo italiano ad avere una laurea magistrale in Artificial Intelligence and Robotics.

Dal 1998 il team partecipa alla RoboCup World Championship, una delle più importanti competizioni internazionali che vede sfidarsi robot sul campo da calcio, per realizzare nel 2050 una partita tra campioni del
mondo umani e robot.

Nel frattempo si fa ricerca per rendere sempre più precisi, coordinati e autonomi i robot. Dietro c’è un lavoro che vede l’Ateneo impegnato su vari fronti, dalla mappatura di ambienti difficili grazie a robot in grado di esplorare e creare una guida virtuale delle catacombe di Priscilla a Roma (progetto ROVINA 2016), fino all’agricoltura di precisione con un sistema combinato di veicoli di terra e d’aria per il supporto alla
gestione del campo (progetto Flourish 2018).

Attualmente si studiano, tra l’altro, soluzioni per la collaborazione uomo-robot nelle operazioni industriali di lucidatura (progetto SYMPLEXITY) e l’Ateneo è coinvolto nel progetto europeo AI4EU – 79 partner di 21 Paesi creeranno un polo per l’intelligenza artificiale – con il compito di sviluppare le prossime linee di ricerca nel settore.

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