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GREEN ECONOMY, SYMBOLA PRESENTA GREEN ITALY 2017

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GENTILONI

REALACCI: “ LA COP23 DI BONN CONFERMA CHE LA LOTTA AI MUTAMENTI CLIMATICI È UNA SFIDA ECONOMICA, SOCIALE, TECNOLOGICA, GEOPOLITICA: L’ITALIA E L’EUROPA DEVONO ESSERE PROTAGONISTE.

IL 27,1 % DELLE IMPRESE ITALIANE RIPARTONO CON LA GREEN ECONOMY, QUEST’ANNO 320 MILA NUOVI GREEN JOBS,

UNA RISPOSTA ALLA CRISI CHE GUARDA AL FUTURO”

Roma, 22 novembre 2017. “La green economy è la migliore risposta alla crisi e una sfida per il futuro. Lo dimostrano i numeri di GreenItaly 2017, l’ottavo rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere che oggi, a Palazzo Chigi, abbiamo presentato al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni .

La COP23 di Bonn conferma che la lotta ai mutamenti climatici è anche una sfida economica, sociale, tecnologica, geopolitica: l’Italia e l’Europa devono essere protagoniste, come hanno detto con forza la Merkel, Macron e Gentiloni. Emerge con sempre maggiore forza, la necessità di un’economia più sostenibile e a misura d’uomo e per questo più forte e competitiva. Per andare in questa direzione occorre incrociare innovazione e qualità con valori e coesione sociale; ricerca e tecnologia con design e bellezza, industria 4.0 e antichi saperi. La green economy è la frontiera più avanzata per cogliere queste opportunità e il nostro Paese è in prima fila e può parlare al mondo.

In Italia sono 355mila, ossia il 27,1% del totale, le aziende dell’industria e dei servizi che dal 2011 hanno investito, o lo faranno quest’anno, in tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. Una quota che sale al 33,8% nell’industria manifatturiera, dove l’orientamento green si conferma un driver strategico per il made in Italy, traducendosi in maggiore competitività, crescita delle esportazioni, dei fatturati e dell’occupazione. Alla nostra green economy si devono già 2milioni 972mila green jobs, ossia occupati che applicano competenze ambientali. Una cifra che corrisponde al 13,1% dell’occupazione complessiva nazionale, destinata a salire ancora entro dicembre. Dalla nostra economia “verde”, infatti, arriveranno quest’anno 320 mila green jobs e considerando anche le assunzioni per le quali sono richieste competenze green si aggiungono altri 863 mila occupati.

Insieme all’occupazione la green economy crea anche ricchezza: i quasi 3 milioni di green jobs italiani contribuiscono infatti alla formazione di 195,8 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 13,1% del totale complessivo.

Le aziende della green Italy, in particolare nel manifatturiero, sono quelle che innovano di più, crescono di più esportano di più: nel 2016 le medie imprese manifatturiere che investono green hanno incrementato l’export nel 49% dei casi, a fronte del 33% di quelle che non investono nel verde.

L’economia italiana, inoltre, vanta molti primati nelle performance ambientali. Per i consumi di energia, dalle 16,6 tonnellate di petrolio equivalente per milione di euro del 2008 siamo passati a 13,7: la Gran Bretagna ne brucia 8,3, la Francia 14,4, la Spagna 15 e la Germania meno di 18. L’Italia fa molto bene anche nella riduzione dei rifiuti. Con 41,7 tonnellate per ogni milione di euro prodotto (3 in meno del 2008) siamo i più efficienti in Europa, di nuovo molto meglio della Germania (65,5 tonnellate).

È l’Italia che fa l’Italia, che non dimentica il passato ma che è innovativa e guarda al futuro con fiducia. Un Paese di cui andare fieri”.

Lo afferma il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci, che oggi a Palazzo Chigi ha presentato il rapporto GreenItaly 2017 al Premier Gentiloni. Alla presentazione hanno partecipato esponenti del mondo delle imprese e dell’associazionismo.

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Accelerare la transizione verde e sostituire i combustibili fossili oltre a contrastare la crisi climatica ci rende più liberi dalla dipendenza dal gas e petrolio di importazione. Dipendenza che stiamo pagando pesantemente a seguito della guerra scatenata dall’invasione dell’Ucraina. Esiste già oggi un’Italia che affronta la sfida alla crisi climatica. Secondo il rapporto GreenItaly di Fondazione Symbola e Unioncamere circa un terzo delle imprese (510 mila) negli ultimi cinque anni hanno investito sul green in Italia innovano di più, esportano di più, producono più posti di lavoro: 3,2 milioni di greenjobs.

Il rapporto “Il valore dell'abitare. La sfida della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio italiano” promosso da CRESME, Fondazione Symbola, Assimpredil Ance e European Climate Foundation è stato presentato oggi da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Regina De Albertis, presidente Assimpredil Ance; Lorenzo Bellicini, direttore CRESME; Virginio Trivella, consigliere Delegato Efficienza energetica Assimpredil Ance; Piero Petrucco, vice presidente FIEC e vicepresidente Centro Studi ANCE; Fabio Stevanato, direttore Programma Italia European Climate Foundation; Marco Osnato, presidente Commissione Finanze; Patrizia Toia, vicepresidente ITRE commissione per l’industria, la ricerca e l’energia; Roberta Toffanin, consulente del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica.

L’Italia può dare un contributo importante contro la crisi climatica in tanti settori in cui è già protagonista, a partire dall’economia circolare. Siamo il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti pari al 83,4% con una incidenza quasi il doppio rispetto alla media UE e ben superiore a tutti gli altri grandi paesi europei: risparmiamo così 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio all’anno e circa 63 milioni di tonnellate di CO₂ equivalenti.

Il rapporto “I Talenti della Lombardia” promosso da Fondazione Symbola e da PoliS – Lombardia è stato presentato oggi presso la Sala Consiliare della Camera di Commercio di Brescia da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Roberto Saccone, presidente della Camera di Commercio di Brescia; Raffaello Vignali, direttore scientifico PoliS – Lombardia; Domenico Sturabotti, direttore Fondazione Symbola. I lavori sono stati conclusi da Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico Regione Lombardia. Ha moderato la conferenza stampa Elena Verdolini, professore ordinario di Economia Politica UNIBS.

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