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Edilizia green e fai da te a vantaggio dell’imprenditoria locale e il km zero nei materiali da costruzione.

Questa la chiave del successo di Personal Factory, che dal 2015 ha rivoluzionato il modello di business dei prodotti tecnici per l’edilizia. Come? Evitando il trasporto delle materie prime che compongono al 95% i materiali costruttivi, per concentrarsi sul loro know how tecnologico. Ossia: quel 5% di prodotti chimici che trasformano gli aggregati demoliti di tutto il mondo (sabbia, cemento, gesso, …) in prodotti tecnici grazie a piccoli impianti di produzione locale.

Origami è il miscelatore “tascabile” sviluppato dall’azienda di Simbario (VV) e venduto a costruttori e rivenditori per realizzare diversi tipi di composti, dagli intonaci agli adesivi per piastrelle. Materiali altamente personalizzati, diversi per composizione e colore (fino a 3mln di combinazioni), da consentire ad ogni produttore una gamma di prodotti di una multinazionale, fino a presidiare anche l’alta gamma, visto il loro utilizzo in costruzioni come la Nuvola di Fuksas a Roma, il Vanke Pavillon dell’Expo di Milano e la Triennale.

Grazie ad un’innovazione che ha vinto premi mondiali di ogni sorta, l’azienda ha installato 73 impianti in 18 Paesi, rimuovendo dalle strade 1.500 autotreni con una riduzione di CO₂ del 17,3% per ogni kg di drymix prodotto.

L’alimentazione da fonti rinnovabili degli impianti permetterà un abbattimento al 21,7%, mentre il laboratorio di R&S sta lavorando per sostituire i propri composti con leganti alternativi al cemento, puntando ad un -88,7% di CO₂ entro il 2026.

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