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Caro direttore, il primo appuntamento dei firmatari del "Manifesto per un'economia a misura d'uomo contro la crisi climatica" (il Manifesto di Assisi) che si è tenuto il 24 gennaio nel Sacro Convento di San Francesco - ha avuto un successo al di là delle nostre aspettative. Hanno partecipato circa mille persone impegnate nei più vari campi e continuano ad aumentare i firmatari che sono ad oggi quasi 3mila. Pensiamo che questo sia dovuto ai contenuti del Manifesto di Assisi, originali anche nel panorama internazionale. Ma molto importante è il fascino di un'alleanza tra soggetti diversi accomunati da una visione: la convinzione che la sfida della crisi climatica può migliorare la nostra economia e la nostra società, ma può essere portata avanti solo insieme. Chi ha partecipato direttamente all'appuntamento avrà potuto verificare come non solo la qualità degli interventi, anche istituzionali, ma il clima che si è respirato tra i tanti presenti ha segnato un passo in avanti, sicuramente favorito dal carisma del luogo che lo ha ospitato. Un clima che ci è sembrato rappresentativo di un'Italia che vuole impegnarsi concretamente e tornare a sperare e investire su un futuro comune. Forse per questo è stato importante il riscontro che si è avuto sui mezzi di informazione italiani e in qualche caso stranieri.

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Per un altro clima economico e l'ambiente «bene comune» | Avvenire

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