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Il sistema cartario ha oggi un efficiente sistema di autoproduzione energetica basato su impianti di cogenerazione a gas, ma ulteriori miglioramenti possono essere realizzati puntando con decisione sulla decarbonizzazione. Secondo lo studio realizzato da Symbola Comieco, questo obiettivo può essere raggiunto intervenendo con una molteplicità di strumenti: efficientamento energetico, fuel switch verso elettrico (per ora limitato dagli elevati costi aggiuntivi), decarbonizzazione del gas oggi impiegato attraverso l’utilizzo di biometano e, in futuro, di idrogeno. Nel breve-medio periodo il focus degli interventi dovrebbe essere incentrato soprattutto sulla produzione di bio-combustibili come il biometano, a partire dagli scarti di numerosi processi produttivi (come ad esempio i fanghi di cartiera), anche ipotizzando impianti di “distretto” dedicati alla conversione a biogas di molteplici tipologie di scarti a matrice organica. I biocombustibili possono anche essere impiegati per la flotta di raccolta e trasporto del macero alle piattaforme. Sia la produzione di biometano che la più o meno parziale conversione degli impianti di cogenerazione richiede incentivi in grado di garantire la sostenibilità economica degli investimenti necessari. Lo studio di Symbola e Comieco che in questo modo si potrebbe ottenere una riduzione fino a 80mila tonnellate di CO2 l’anno, producendo 200mila tonnellate di rifiuti in meno.

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Meno combustibili fossili per una maggiore efficienza energetica | Marco Frojo | La Repubblica

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