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Ha sviluppato navigatori che mostrano in tempo reale la posizione degli strumenti utilizzati in sala operatoria rispetto al corpo del paziente e guidano il chirurgo con precisione millimetrica nelle operazioni

Trasferire l’expertise tecnologico dal settore automotive a quello medicale si può. Anzi, è già successo: lo ha fatto Masmec, nel cuore del distretto della meccatronica barese. Forte di 30 anni di esperienza nella produzione di macchine automatiche personalizzate per le multinazionali dell’automotive, 10 anni fa fonda la divisione Biomed dedicata ai dispositivi medicali per la prevenzione, diagnosi e cura delle malattie. Campione di welfare aziendale per il secondo anno consecutivo nel Welfare IndexPMI 2020, conta circa 250 dipendenti (57% laureati) e nell’ultimo triennio ha generato un fatturato medio di 30 mln di €, con una crescita costante nel settore medicale. Il 2020 ha visto l’impennata della produzione di workstation automatiche per i laboratori di biologia molecolare e soprattutto per il processamento dei tamponi per la diagnosi di Covid-19, con installazioni in tutto il mondo. Al tempo stesso, si ampliano le applicazioni dei navigatori chirurgici, una delle innovazioni di frontiera a firma Masmec. Grazie a sofisticate tecniche di elaborazione di imaging 3D, i navigatori mostrano in tempo reale la posizione degli strumenti utilizzati in sala operatoria rispetto al corpo del paziente e guidano il chirurgo con precisione millimetrica nelle biopsie e nelle operazioni più complesse, come quelle al cervello o alla colonna vertebrale. Sensoristica e immagini che ricreano ciò che accade nel corpo umano attraverso la realtà virtuale e aumentata consentono interventi più precisi, rapidi e meno invasivi.

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