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Fare dell'esperienza agroalimentare la protagonista di ogni angolo del territorio nazionale è l'obiettivo che si pone l'anno nazionale del cibo italiano, proclamato su iniziativa dei ministri Dario Franceschini (Beni e delle attività culturali e del Turismo) e Maurizio Martina ( Politiche agricole e forestali). Una sorta di proseguimento logico di Expo Milano, ma diffuso in ogni regione e ogni paese, per sottolineare da una parte i successi economici del settore - che nel 2017 tocca il record di export a 40 miliardi di euro - e dall'altra il legame profondo tra cibo, paesaggio, identità, cultura.

"Abbiamo un patrimonio unico al mondo – ha dichiarato il Martina – che grazie all'anno del cibo potremo valorizzare ancora di più". Come? La volontà è di dare avvio al progetto dei distretti del cibo, coinvolgendo tutti i soggetti, agricoltori, allevatori, pescatori e cuochi. A questo proposito l'anno sarà dedicato a Gualtiero Marchesi, che, dice il ministro "ha incarnato davvero questi valori facendoli conoscere a livello internazionale".

A mo' di ideale taglio del nastro di questo 2018 del made in Italy alimentare, la mostra dei tesori dei piccoli comuni, appuntamento organizzato da Coldiretti e Fondazione Symbola giovedì 11 gennaio a Roma, al Centro Congressi di Palazzo Rospigliosi, in via XXIV Maggio 43.

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Lo spirito di Expo, ma diffuso in tutto il Paese: si apre l'anno del cibo italiano - LaRepubblica.it

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