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Raccontare in poche righe il lavoro dell’Istituto Italiano di Tecnologia è semplicemente impossibile, ma per dare un’idea della mole delle attività portate avanti dall’Istituto si possono usare i numeri: 12 centri di ricerca in Italia e 2 negli USA, 1890 ricercatori di oltre 60 nazionalità diverse, 24 start-up lanciate e più di 1000 brevetti depositati, 4 domini (robotica, tecnologie per le scienze della vita, nanomateriali e scienze computazionali) che si articolano in 82 linee di ricerca. Eccellenza mondiale in ambito robotico, IIT ha recentemente vinto la medaglia d’argento al Cybathlon 2020 di Zurigo, una competizione mondiale tra protesi robotiche, grazie a SofHand Pro, una mano bionica dalle altissime prestazioni sviluppata insieme all’Università di Pisa. Con il robot iCub, invece, per la prima volta, si sta portando avanti una terapia sperimentale per il trattamento dell’autismo nei bambini attraverso l’uso di umanoidi presso il Don Orione di Genova. Non dovendo interpretare espressioni facciali e toni di voce, i piccoli pazienti faranno meno fatica a interagire con il robot e aumenteranno le loro capacità relazionali. Una promettente ricerca in campo farmacologico, supportata da Telethon, ha portato i ricercatori IIT a scoprire un nuovo composto chimico in grado di trattare efficacemente alcuni sintomi neurologici della sindrome di Down. Già testato in fase preclinica, il composto ha dimostrato di poter migliorare le interazioni sociali e le difficoltà cognitive e ora l’Istituto sta lavorando a una start-up per la produzione di uno nuovo farmaco.

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