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La multiutility ha realizzato dal 2011, insieme a Enel, il progetto "L’Hera della mobilità elettrica”: realizzazione sul territorio emiliano-romagnolo di una rete di colonnine per il rifornimento di mezzi elettrici.

Dove potrebbe andare un’auto elettrica senza colonnine di ricarica? Parte da qui “L’Hera della mobilità elettrica”: progetto con cui la multiutility Hera ed Enel hanno collaborato dal 2011 per allestire, sul territorio emiliano-romagnolo, una rete di colonnine per il rifornimento di mezzi elettrici. Le colonnine installate sono state inizialmente 100, sui territori di Bologna, Reggio Emilia, Rimini (a cura di Enel), Modena e Imola (a cura di Hera). Si tratta del primo esempio italiano di promozione della mobilità elettrica extracittadina con l’utilizzo di tecnologie interoperabili: i clienti possono rifornirsi in una qualsiasi delle colonnine installate sui territori tramite una card personalizzata. Il progetto è proseguito negli anni autonomamente per ciascuna società ed è evoluto, seppur con modelli di business diversi, in un nuovo piano di infrastrutturazione della Regione Emilia-Romagna, ancor più capillare. Hera, inoltre, rende la mobilità elettrica pienamente sostenibile grazie alle fonti di energia rinnovabile: nel 2019 ha prodotto autonomamente circa 580 GWh di energia da fonti rinnovabili, e per le ricariche dei veicoli si impegna a sostenere produttori da fonti rinnovabili grazie ai certificati ambientali (i cosiddetti CO-FER). Il progetto “L’Hera della mobilità elettrica” è in linea col programma “Mi muovo elettrico” del piano integrato dei trasporti della Regione Emilia-Romagna (2010-2020) che punta allo sviluppo della mobilità elettrica.

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