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Leggere, solide, stabili e idrofughe: grazie a queste caratteristiche, dagli anni 50, le plastiche termoindurenti rinforzate con fibre (compositi) e le schiume espanse rigide sono state largamente impiegate in molti settori: automotive, nautica, agroindustria, catena del freddo, arredamento e eolico. Il rovescio della medaglia è sempre stato l’impatto ambientale dei rifiuti da lavorazione e del fine vita, per la difficoltà di riciclo e quindi lo smaltimento in discarica. Ed è proprio per riciclare queste particolari plastiche, di cui la più diffusa è la vetroresina, che nel 2010 nasce a Pordenone Gees Recycling. Con Arena Science Park di Trieste, Gees deposita un brevetto di processo che trasforma queste plastiche in nuovi materiali costruttivi (pannelli) a loro volta riciclabili.

Il brevetto (RFM®) è un innovativo sistema di riciclo meccanico, non inquinante e poco energivoro. Una volta macinate, le plastiche composite e espanse vengono agglomerate con stampaggio a freddo insieme a percentuali minime di collanti.
Nel 2018 l’azienda apre il nuovo impianto di Aviano, che ricicla 3.000 tonnellate all’anno. Gees offre alle imprese del comparto dei compositi e delle schiume espanse rigide per isolamento e costruzioni, anche servizi di R&D, consulenza e soluzioni industriali e commerciali per l’economia circolare.

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