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"Ad ispirare il lavoro del Fondo è sempre stata l’idea del “salvare possedendo”, ossia recuperare tesori del passato non in una forma imbalsamata, ma ridando loro nuova vita e nuova funzione sociale, rispettando le caratteristiche del luogo"

 

E dal lontano 1975, quando il concetto di tutela dei beni culturali era argomento sconosciuto ai più, che il FAI mette in pratica l’articolo 9 della Costituzione che considera il paesaggio e il patrimonio culturale un bene da proteggere. La prima offerta di donazione arrivò l’anno successivo alla nascita: si trattava di un terreno di mille metri quadrati sulla costa di Cala Junco, all'estremità occidentale dell’isola siciliana di Panarea. Nel corso degli anni, le donazioni di beni si sono succedute a un ritmo incalzante, tanto che oggi il FAI ha al suo attivo 58 Beni, di cui 35 regolarmente già restaurati ed aperti al pubblico. Splendidi gioielli strappati spesso all’incuria che, grazie alla Fondazione, oggi appartengono nuovamente all’Italia e sono vissuti quotidianamente dagli italiani. Ultime importanti aperture sono Torre e Casa Campatelli a San Gimignano, i Giganti della Sila a Spezzano della Sila (CS) e Podere Case Lovara a Punta Mesco (SP). Ad ispirare il lavoro del Fondo è sempre stata l’idea del “salvare possedendo”, ossia recuperare tesori del passato non in una forma imbalsamata, ma ridando loro nuova vita e nuova funzione sociale, rispettando le caratteristiche del luogo. L’obiettivo rimane quello di aprirli al pubblico, facendoli vivere e creando lavoro. Una filosofia di successo, come dimostrano gli oltre 11.000 luoghi aperti al pubblico e valorizzati durante tutte le edizioni delle Giornate FAI di Primavera, con quasi 10.000.000 di visitatori complessivi. Il Fai inoltre porta avanti un programma di proposte didattiche per le scuole, nella convinzione che sensibilizzare i giovani nei confronti del patrimonio culturale e ambientale sia il primo decisivo passo per diffondere una cultura di rispetto e tutela delle bellezze uniche del nostro Paese. In quest’ottica il FAI Scuola, il Settore Scuola Educazione del FAI, propone alle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II grado attività formative improntate ai principi della “Pedagogia della scoperta” e del “Fare scuola nel territorio”: dalle visite scolastiche e i laboratori didattici nei Beni della Fondazione ai concorsi nazionali, dall’attività degli Apprendisti Ciceroni che raccontano ai visitatori i Beni in occasione di eventi quali la Giornata FAI di Primavera ai progetti di educazione ambientale realizzati sia a livello nazionale sia a livello locale. Il FAI è una fondazione privata senza scopo di lucro che raggiunge i suoi obbiettivi attraverso la partecipazione attiva ed economica degli italiani.

 

 

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