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EDDINOVA, rete d'innovazione di edilizia bergamasca, ha creato un network - guidato da un comitato scientifico - in grado di stabilire obiettivi comuni di ricerca, compiendo attività di scouting per aggiornare la sua rete verso soluzioni più sostenibili e competitive.

Declinare prodotti e processi su sfide legate a sostenibilità, innovazione e digitale può richiedere un impegno molto elevato per le imprese, soprattutto se si cercano nuove soluzioni con uno sguardo rivolto unicamente all’interno. Ma se società diverse con gli stessi obiettivi uniscono le loro forze, allora ricerca e trasferimento tecnologico possono essere raggiungibili. Un’eccellenza in tal senso è Edinnova, la rete per l’innovazione della filiera dell’edilizia promossa da Confindustria Bergamo e Ance Bergamo e supportata da RetImpresa. Nata a luglio 2020, Edinnova ha l’obiettivo di realizzare una ricerca precompetitiva su ambiti di interesse strategico e accrescere la capacità di innovare di tutte le imprese aderenti. La rete è aperta a tutte le realtà che vogliono investire in un percorso di crescita condiviso per realizzare manufatti sempre più smart e sostenibili. Edinnova non ha limiti territoriali e, per il carattere trasversale dello stesso comparto, abbraccia non solo l’attività costruttiva vera e propria ma anche la fabbricazione di prodotti per l’edilizia, progettazione, ingegneria civile e impiantistica, domotica, elettronica, attività immobiliari e gestione scarti. Edinnova si basa su un Comitato Scientifico, in ampliamento e con competenze trasversali, composto da università e incubatori di start-up innovative. Il Comitato dialoga con le realtà della rete, individuando le aree tecnologiche di maggiore interesse per ognuna delle imprese aderenti. Inoltre ha il compito di intercettare le sfide più urgenti del settore, prestando particolare attenzione a sostenibilità e digitale, toccando temi come economia circolare, rigenerazione urbana, materiali e advanced manufacturing. Il Comitato definisce le priorità della rete in termini di ricerca e innovazione, e la rete attiva collaborazioni con partner accademici e tecnologici per creare un collegamento tra le necessità del mercato e il sapere scientifico. Edinnova porta avanti un continuo scouting, permettendo agli appartenenti alla rete di essere sempre aggiornati circa le più moderne tecnologie, grazie anche al confronto con realtà come il Nest di Zurigo o il Contech, centro israeliano sviluppatore di innovazioni per l’edilizia.

Tutti i risultati delle attività di ricerca formano un patrimonio comune e ogni impresa aderente può attingere alle informazioni della rete per realizzare o implementare soluzioni specifiche per la sua azienda. I benefici sono misurabili attraverso il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel contratto: aumento di sostenibilità e coefficiente di innovazione, insieme a standard di qualità e sicurezza; migliore accesso al credito e capacità di investimento attraverso la condivisione delle risorse; consolidamento e ampliamento network di relazioni; rafforzamento dei livelli di formazione ed informazione del personale. Edinnova segue l’avanzamento degli obiettivi strategici, tenendo conto di partnership e progetti di ricerca nati grazie alla rete, insieme a conoscenze raggiunte, finanziamenti attivati e partecipazione a bandi o eventi. Attualmente sono 10 le imprese che costituiscono Edinnova: alle 5 che hanno fondato la rete (Pesenti, Lombarda, Sangalli, Taramelli e Marlegno, il cui amministratore delegato è alla presidenza della rete) si uniscono Glass To Power, Genio,  Somain Italia, Sovecar (Clima Center) e Recodi. Non avendo personalità giuridica, Edinnova si configura come una possibilità dinamica, grazie al contratto che definisce gli interventi di ricerca. Prima ancora di compiere un anno la rete ha già attivato due progetti: uno sulla Lean Construction con l’Università di Bergamo, per abbattere gli sprechi nel settore; l’altro con il Consorzio Intellimech per la valutazione di applicazioni di Tecnologie IoT al building. In poco tempo Edinnova ha dimostrato di poter essere un vero e proprio catalizzatore delle energie innovative, con la sua capacità di abbattere i muri per costruire ponti.

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