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In principio fu la ruota. Quella che Ducati Energia, in collaborazione col MIT Boston e il Ministero dell’Ambiente italiano, ha messo a punto qualche anno fa per trasformare una bici in una e-bike

In principio fu la ruota. Quella che Ducati Energia, in collaborazione col MIT Boston e il Ministero dell’Ambiente italiano, ha messo a punto qualche anno fa per trasformare una bici in una e-bike. Ducati Energia, 900 dipendenti e 9 stabilimenti nel mondo, presente ovunque si parli di elettromeccanica (dal segnalamento ferroviario alle obliteratrici per i treni) ha fatto della mobilità elettrica uno dei suoi asset.

Partendo dalla FreeDUCK WHEEL, la ruota che permette di trasformare qualunque bicicletta tradizionale in una bici a pedalata assistita. Il motore elettrico (250 W di potenza nominale e velocità massima di 25 km/h) è racchiuso nella ruota posteriore. Ma non solo.

Grazie al Bluetooth, il sistema può comunicare con lo smartphone del conducente per informarlo sulla carica residua e per impostare il livello di assistenza in base alla pedalata. L’installazione richiede pochi minuti e non ha effetti sull’estetica del veicolo. Con la ruota, l’azienda propone anche quattro modelli di bici a pedalata assistita complete.

Nel 2019, dopo aver raddoppiato gli spazi del suo Centro Ricerche a Rovereto (TN), presenterà un nuovo modello di bici il cui “cervello” consentirà di raccogliere anche dati ambientali durante il tragitto.

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