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Mi pare che le dichiarazioni programmatiche di Draghi vadano in questa direzione' Roma, 9 mar. "Non abbiamo bisogno tanto di una figura di un inviato speciale ma abbiamo bisogno di un governo che assuma la sfida della transizione verde come fa l'Europa, centrale anche nel rilancio dell'economia. Mi pare che le dichiarazioni programmatiche di Draghi vadano in questa direzione". Così all'Adnkronos il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci commenta le dichiarazioni del ministro degli Esteri Luigi Di Maio ad Avvenire ("questo governo è nato con una chiara identità ambientale e, in vista della Cop 26 e del G20, l'Italia dovrebbe avere un inviato speciale per il clima, come ha già fatto Biden in America nominando Kerry"). "La direzione è giusta ma c'è un sistema istituzionale molto diverso tra Italia e Usa, i poteri presidenziali sono molti di più - aggiunge - Il senso di quello che dice Di Maio dovrebbe essere riassunto nella creazione del nuovo ministero per la Transizione ecologica". Secondo Realacci, "assumere fino in fondo le direzioni indicate dall'Europa anche attraverso il Next Generation Eu, cioè coesione, inclusione, transizione verde e digitale, sarebbe utile per l'Italia e anche per la politica, nel dibattito in corso in alcuni partiti. Apprezzo il senso della proposta ma dal punto di vista pratico, la trovo sbagliata, perché è tutto il governo che deve assumere fino in fondo quell'obiettivo a partire dal nuovo ministero della Transizione ecologica e mi sembra che questo sia stato il senso delle dichiarazioni programmatiche di Draghi".

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