Newsletter

CHIUSURA SEMINARIO SYMBOLA 2018 – “COESIONE È COMPETIZIONE”

REALACCI: “SERVE PIÙ ITALIA PER AFFRONTARE IL FUTURO E RILANCIARE L’EUROPA”

Treia (Mc), sabato 7 luglio 2018. «L’Italia ha bisogno di mobilitare le energie migliori per affrontare il futuro partendo dai suoi cromosomi e da ciò che la rende unica. Serve un progetto economico e sociale serio che faccia i conti con processi politici che feriscono l’Europa esaltando indifferenza, cinismo e razzismo. Dobbiamo recuperare l’identità e l’orgoglio di appartenere a un grande Paese: come diceva La Pira “Solo gli animali privi di spina dorsale hanno bisogno del guscio”. L’Italia può farcela se affronta i suoi mali antichi - non solo il debito pubblico, ma anche le diseguaglianze sociali, l’economia in nero, quella criminale, il ritardo del Sud, una burocrazia inefficace – grazie ai suoi talenti e se punta su sostenibilità, innovazione e bellezza. La coesione che fa crescere imprese e territori, perché è la patria di quel sistema produttivo culturale dinamico e diffuso che genera più di 92 miliardi di euro e “attiva” altri settori dell’economia, arrivando a muovere, nell’insieme, 255,5 miliardi, equivalenti al 16,6% del valore aggiunto nazionale. Che scommette sulla qualità e la green economy, sui suoi saperi tradizionali e sull’innovazione, sulle forza dei territori e sulla coesione delle comunità, che dà corpo a un’economia a misura d’uomo e non lascia indietro nessuno, che vede nella necessaria risposta al cambiamento climatico anche un’opportunità. Non a caso le imprese nazionali più attente ai diritti, alla sostenibilità, alla responsabilità e alla coesione sociali, hanno registrato nel periodo 2017-2018 aumenti del fatturato nel 53% dei casi, contro il 36% delle altre imprese. Insomma un’Italia che sfida il futuro senza perdere le sue radici, che torna a sorridere, un’Italia che fa l’Italia».

È quanto afferma Ermete Realacci, presidente di Symbola, Fondazione per le qualità italiane, concludendo la tavola rotonda “Sfidare paure, solitudini e disuguaglianza per costruire il futuro”, nella giornata di chiusura del Seminario Estivo di Symbola a Treia. Tavola rotonda alla quale, oltre a Realacci, sono intervenuti: il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, l’A.d. Enel Francesco Starace, l’A.d. Novamont Catia Bastioli, Maria Letizia Gardoni, presidente Coldiretti Giovani Impresa e Aldo Bonomi, Direttore di Aaster, moderata da Claudia Terracina.

Ufficio stampa Symbola – Giovanni De Negri – cell. 389/9757814 – 06/45430941

 

Instagram
condividi su

scelti per te

Il 92% delle produzioni tipiche nazionali che si consumano soprattutto a Natale nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. È quanto emerge dallo studio Coldiretti/Symbola su “Piccoli comuni e tipicità”. Il rapporto vuole raccontare un patrimonio enogastronomico del Paese custodito fuori dai tradizionali circuiti turistici, valorizzato e promosso grazie alla legge n.158/17, a prima firma Realacci, con misure per la valorizzazione dei Piccoli Comuni. Nei territori dei 5.538 piccoli comuni con al massimo 5.000 abitanti, in cui vivono quasi 10 milioni di italiani, si produce infatti ben il 92 per cento dei prodotti di origine protetta (DOP, Denominazione di Origine Protetta e IGP, Indicazione di Origine Protetta) e il 79 per cento dei vini italiani più pregiati. Questo rapporto di Coldiretti-Fondazione Symbola “Piccoli Comuni e Tipicità” ci restituisce il quadro aggiornato per ogni regione di questa dimensione produttiva estesa e radicata che traduce in valore la diversità culturale.

nell’ambito del Festival della Soft Economy si discuterà di Green Communities. Le Green Communities, previste nella legge 221/2015 e ora finanziate dal PNRR con 135 milioni di euro, rappresentano un nuovo percorso nelle quali la montagna intende porsi al centro delle politiche per l’ambiente, l’uso sostenibile delle risorse naturali, il pagamento dei servizi ecosistemici, le nuove agricolture, le start-up e il turismo. Un nuovo strumento per la transizione ecologica che individua il valore dei territori rurali e di montagna che intendono utilizzare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono, tra cui in primo luogo acqua, i boschi e il paesaggio, e aprire un nuovo rapporto sussidiario e di scambio con le comunità urbane e metropolitane, in modo da poter impostare, nella fase della green economy, un piano di sviluppo sostenibile.

Il Festival della Soft Economy, arrivato alla XI edizione che si svolgerà dal 16 al 18 novembre a Treia e anche in streaming sul sito e i canali social della Fondazione Symbola. Tra i promotori ci sono oltre a Fondazione Symbola e al Comune di Treia - che lo ospita per l’XI anno consecutivo - Unioncamere, la Camera di Commercio delle Marche, Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016 – Presidenza del Consiglio dei Ministri, Uncem, IFEL, FAI CISL, Green Communities. BIM Tronto, FederBim, Federparchi, Legambiente, Coldiretti, Cosmari, Arnaldo Caprai, SAAD Scuola di Ateneo Architettura e Design “Eduardo Vittoria” Università di Camerino.

ricerche correlate

ISCRIZIONE

Devi accedere per poter salvare i contenuti