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Economia circolare e rifiuti da costruzione e demolizione (C&D) in Italia sono ancora due mondi distanti.

Secondo alcuni studi, questi rifiuti non vengono propriamente intercettati e sono abbandonati illegalmente sul territorio sfavorendo il recupero di materia. A tal proposito, prezioso è il lavoro realizzato negli ultimi anni dal Centro Materia Rinnovabile, think tank nato a Milano da un’emanazione della rivista internazionale Materia Rinnovabile e da Reteambiente, per dare soluzioni a chi vuole migliorare la valorizzazione dei flussi di rifiuti prodotti, a supporto di filiere industriali e singole imprese.

In tema di edilizia sostenibile CMR ha da tempo svolto studi, approfondimenti e sviluppato progetti per rendere il settore sempre più circolare. Ad esempio CMR ha sostenuto la nascita del Consorzio REC, 1° consorzio di Economia Circolare nel settore edile, che raccoglie punti vendita di materiali edili che vogliono allestire delle aree dedicate, denominate Centri Preliminari alla Raccolta (CPR), nelle quali raggruppare i rifiuti C&D secondo le semplici procedure del ‘’deposito temporaneo’’. Grazie a questo progetto, si incentiva una riduzione dei rifiuti C&D avviati a smaltimento o abbandonati e un maggiore recupero di materia favorendo la diffusione e la vendita di nuovi materiali riciclati di qualità.

Il CMR inoltre, sostiene realtà imprenditoriali per sviluppare progettualità riguardo alla Responsabilità Estesa del Produttore (EPR), cercando di introdurre questo strumento organizzativo in diverse filiere industriali come nel tessile o appunto nell’edilizia.

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