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La bellezza di un circolo è che non ha inizio e non ha fine. Se un sistema è in grado di rigenerarsi, allora può garantire una legge fondamentale per la nostra esistenza e cioè il fatto che la generazione successiva potrà avere almeno lo stesso tenore di vita di quella precedente». Così l'economista francese Jean-Paul Fitoussi spiega le virtù dell'economia circolare, ovvero di quel modello che, a differenza del sistema «lineare», pone al centro la sostenibilità del sistema e propone di riutilizzare costantemente le materie, evitando di creare scarti. All'economia circolare, o meglio alla «Circonomia», da alcuni anni Alba dedica un festival promosso da Greening Marketing Italia, Cooperativa Erica e Associazione internazionale per la comunicazione ambientale. Dopo l'anteprima digitale di maggio e giugno, da domani a sabato il festival si ripresenta dal vivo con un ricco programma, nonostante le difficoltà dovute all'emergenza coronavirus.

«L'ambizione di Circonomia - spiegano i promotori - è di essere il luogo privilegiato dove favorire l'incontro e il confronto tra cittadini, imprese, amministrazioni pubbliche che credono nell'economia circolare come risposta virtuosa ai problemi e ai rischi ambientali. Un festival che vive di proposte, progetti, creazione di network informativi tesi a diffondere questa "buona economia" e farne il principale carburante, pulito e rinnovabile, delle energie dei territori».

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Cento ospiti ragionano sul futuro all'insegna dell'economia circolare; Roberto Fiori | La Stampa

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