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Non conosciamo mai la nostra altezza / finché non siamo chiamati ad alzarci.
E se siamo fedeli al nostro compito / arriva al cielo la nostra statura.
Emily Dickinson

In questi primi anni del millennio in cui le fake news (vere o presunte) sono diventate uno dei temi caldi del dibattito pubblico, anche l’Italia paga il suo prezzo, soprattutto a causa della scarsa consapevolezza e della mancanza di orgoglio. Le buone notizie sul Paese, e in particolare i risultati raggiunti nello scenario mondiale, non sono mai stati molto conosciuti in patria. Ma oggi a questa scarsa consapevolezza si aggiunge una altrettanto scarsa fiducia nel Paese che alimenta i dubbi su quei risultati. Ce lo dice un’indagine realizzata da Ipsos per questo rapporto. Facciamo qualche esempio. L’Italia è tra i primi 10 Paesi al mondo per investimenti in ricerca e sviluppo: solo il 13% degli italiani ne è consapevole, e addirittura quasi uno su due (45%) non ritiene credibile questa notizia, la ritiene insomma una fake news. Siamo il primo Paese europeo per riciclo di rifiuti col 76,9% del totale di quelli prodotti: ma solo un italiano su 10 lo sa e addirittura il 51% ritiene questa notizia non credibile.

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