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Il 90% dei comuni italiani è a rischio idrogeologico, il 16,6% del territorio nazionale è considerato a maggiore pericolosità per frane e alluvioni. Inoltre, solo nel 2018 abbiamo perso 24 metri quadrati per ogni ettaro di area verde e il consumo di suolo è avanzato al ritmo di 2 metri quadrati al secondo. Eppure, nel Paese continua a prevalere la logica dell'emergenza su quella della prevenzione, da mettere in campo valorizzando e professionalizzando il lavoro agroalimentare e ambientale. Sono questi alcuni degli aspetti che saranno affrontati questa mattina nella terza edizione di "Fai Bella l'Italia", campagna della Fai Cisl che farà tappa all'Aquila con un incontro dal titolo "Idee per la ripartenza". Una ripartenza che dovrà fare leva su un nuovo modello di sviluppo, da ispirare secondo i principi del Manifesto di Assisi. Tra gli interventi previsti: Onofrio Rota, segretario generale Fai Cisl, la Ministra per le Politiche Agricole Teresa Bellanova, il Presidente di TerraViva Claudio Risso, il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci, il segretario generale aggiunto della Cisl Luigi Sbarra. Nel pomeriggio, invece, si terrà una tavola rotonda sulla Montagna dal titolo "Paesi, mestieri, territori". Anche qui il sindacato intende denunciare le forti contraddizioni d`Italia. È montano il 35% del nostro territorio nazionale, con 2532 comuni, siamo secondi al mondo nel legno arredo, i primi per consumi di legno e pellet come combustibili, ma importiamo l`80% di materia prima forestale. Abbiamo una superficie boschiva di quasi 12 milioni di ettari, il 39% del territorio nazionale, ma utilizziamo il 30% di questa risorsa, mentre la media europea è del 60%. Parliamo di energia e filiera del legno, ma le foreste rappresentano molto altro, essendo una ricchezza insostituibile per il sistema della montagna e delle aree verdi. La leva su cui contare è sempre quella del lavoro, da legare in una visione d'insieme alla difesa del suolo, del bosco e del mare, alle sinergie tra le filiere del legno, dell'artigianato, del commercio, dell'energia, del turismo. "La montagna dev'essere posta al centro dell'agenda politica, anche alla luce della crisi sanitaria, che ha reso evidente il bisogno di nuovi modelli demografici, di nuove infrastrutture materiali e immateriali, di investimenti moltiplicatori per rilanciare le filiere agroalimentari e del turismo", afferma Onofrio Rota. Interverranno tra gli altri: la segretaria nazionale della Fai Cisl Raffaella Buonaguro, il Presidente dell'Ente Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga, Tommaso Navarra, rappresentanti dell'Uncem e del reparto Carabinieri Biodiversità dell'Aquila, Edy Bandiera, Presidente Conferenza Nazionale Politiche Agricole, imprenditori e artigiani abruzzesi. Entrambi gli eventi si apriranno con un intervento recitato da parte dell'attrice Stefania Ventura e saranno moderati dal giornalista Rai Piero Damosso, caporedattore centrale del Tg1.

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«Fai Bella l`Italia» arriva all'Aquila. Dibattito su ripartenza e montagna - Rossano Colagrossi | Avvenire

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