Newsletter

«La direzione è giusta, ma siamo partiti con il piede sbagliato». Come a dire, l'impegno c'è ma si può fare di più. Giovedì il consiglio dei ministri ha approvato il decreto Clima voluto dal ministro dell'Ambiente Sergio Costa. Tra le altre cose, ci sono la rottamazione di auto e moto inquinanti con bonus per chi sceglie i mezzi pubblici e fondi a chi vende detersivi sfusi. Presidente Realacci, siamo sulla buona strada per un «Green New Deal»? Storica anima dell'ambientalismo italiano, presidente di Legambiente dall'87 al 2003 (oggi è presidente onorario), fondatore e presidente della Fondazione Symbola, l'ex deputato Pd, sorride. «Apprezzabile lo sforzo, ma riduttivo il risultato, è un bricolage di misure; in questi casi mi piace citare Diderot: "Non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene"». Dov'è l'errore? «Non sono misure sbagliate, ma insufficienti: capisco le poche risorse, ma si ha l'impressione si sia ragionato poco». Costa si è invece detto «orgoglioso». Ha esagerato? «No, ma quella per il clima è una sfida dell'intero governo, non solo di un ministero, tutto l'esecutivo deve impegnarsi con azioni e misure: se si promuove la rottamazione delle auto inquinanti, serve anche un forte investimento sul trasporto pubblico.

CONTINUA A LEGGERE
Realacci: Italia è già leader in sostenibilità. Ora servono politiche - Claudia Voltattorni | Corriere della Sera

ISCRIZIONE

Devi accedere per poter salvare i contenuti