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Sono in corso le iscrizioni per partecipare alla selezione del Master di I livello in Imprenditoria dello  Spettacolo, anno accademico 2019-2020, istituito dal Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, la cui prima edizione si è tenuta nell’anno accademico 2001-2002. Il Master si avvale del patrocinio di AGIS Associazione Generale Italiana Spettacolo, Federculture e Fondazione Symbola; vede come partner ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione e la Fondazione Teatro Comunale di Bologna.

La domanda di partecipazione deve pervenire entro il 2 dicembre 2019.

Obiettivo del master è formare figure organizzative dello Spettacolo dal vivo (prosa, musica e danza) in possesso di competenze professionali rispondenti alle esigenze attuali del mercato nazionale e internazionale - in linea con l’evoluzione delle politiche culturali, sociali ed economiche - in grado di operare nella progettazione, produzione e distribuzione.
A conclusione del percorso formativo, i partecipanti potranno ricoprire ruoli organizzativi e gestionali presso enti pubblici e privati: teatri, compagnie, istituzioni culturali.
Il corso riconosce 60 crediti formativi e rilascia il titolo universitario di Master; vede un’offerta formativa complessiva di 1.500 ore, di cui tre mesi d’aula (240 ore di lezione più attività seminariali) e 500 ore destinate al tirocinio, che si terrà presso autorevoli imprese nazionali del settore.

Il Master è diretto dalla prof.ssa Cristina Valenti, il coordinamento generale è affidato ad Antonio Taormina. Le lezioni saranno tenute da docenti dell’Università di Bologna e di altri atenei e da esperti provenienti dal mondo delle imprese: Fabio Acca, Lucio Argano, Domenico Barbuto, Paolo Bastia, Marco Beghelli, Claudio Bocci, Matteo Casari, Elena Cervellati, Roberto De Lellis, Cristina Loglio, Marco De Marinis, Daniele Donati, Carlo Fontana, Maurizio Frittelli, Mimma Gallina, Fulvio Macciardi, Andrea Maulini, Alberto Musso, Roberta Paltrinieri, Andrea Pignatti, Giordano Sangiorgi, Giovanni Scoz, Domenico Sturabotti, Michele Trimarchi.

Per scaricare il bando clicca QUI

Per informazioni su didattica e aspetti organizzativi clicca QUI

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Le Giornate FAI di Primavera sono un esempio bello ed efficace di quanto può fare la società civile organizzata per il nostro Paese. Il patrimonio storico-culturale italiano, la natura, la bellezza sono tratti importanti della nostra identità e sono fondamentali anche per la coesione delle comunità e per la forza e attrattività di larga parte della nostra economia.

Il rapporto, arrivato alla tredicesima edizione, è realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere, con la collaborazione del Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, insieme a Istituto per il Credito Sportivo, la Fondazione Fitzcarraldo e Fornasetti con il patrocinio del Ministero della Cultura, è stato presentato oggi a Bologna presso l’Auditorium Enzo Biagi Biblioteca Salaborsa da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia – Romagna; Matteo Lepore, Sindaco di Bologna; Domenico Sturabotti, direttore della Fondazione Symbola; con i saluti di Elena Di Gioia, Delegata del sindaco di Bologna alla Cultura e l’introduzione di Rosa Grimaldi, delegata del sindaco di Bologna alle Industrie Culturali e Creative. Ne hanno discusso Mario Cucinella, architetto; Mauro Felicori, Assessore alla Cultura e al Paesaggio Regione Emilia – Romagna; Thalita Malagò, Italian Interactive Digital Entertainment Association; Roberta Paltrinieri, Università di Bologna; Antonio Taormina, Comitato Scientifico Fondazione Symbola. Durante l’evento sono stati presentati i progetti vincitori INCREDIBOL! e Bologna Game Farm 2023 da Giorgia Boldrini, direttrice settore Cultura e Creatività Comune di Bologna.

Rappresentano oltre il 15% degli addetti del settore del design, il 46% sono donne, ma di loro conosciamo molto poco, all’ombra dei grandi maestri del secolo scorso. Nasce così 35 designer under 35 campagna di comunicazione promossa da Fondazione Symbola e ADI Associazione per il Disegno Industriale pensata per far conoscere al vasto pubblico una nuova generazione di designer italiani: 35 giovani che grazie a nuove parole d’ordine sostenibilità, inclusione, territorio stanno già oggi innovando prodotti e servizi.

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