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Gran parte della biodiversità animale italiana (circa 500 specie di uccelli e 100 di mammiferi terrestri, senza considerare rettili e anfibi) si trova in Appennino.

Lupo, orso bruno marsicano, camoscio, aquila reale. L’Appennino è uno dei territori europei con i più alti valori di biodiversità animale. Il merito di questa ricchezza è dovuto ad una lunga serie di fattori: certamente la posizione al centro del Mediterraneo con facili connessioni con l’Africa e i Balcani; poi l’ampia diversità latitudinale e altitudinale con una geomorfologia complessa; poi la ricchezza di versanti esposti su tutte le direzioni; infine la posizione rispetto al continente europeo che vede l’Appennino come uno dei territori e delle catene montuose tra i più meridionali e quindi con un clima più dolce e favorevole ad alti tassi di biodiversità. Grazie al concorso di questi fattori, gran parte della biodiversità animale italiana (circa 500 specie di uccelli e 100 di mammiferi terrestri, senza considerare rettili e anfibi) si trova in Appennino. In particolare quella del lupo, dell’orso bruno marsicano e del camoscio appenninico sono straordinarie storie di salvataggio dall’estinzione, dovute soprattutto al ruolo delle aree protette.

Guarda il video sull’Appennino

[Campagna sull’#Appennino promossa dal Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano e dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, monte Falterona e Campigna; realizzata da Symbola e sostenuta dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare]

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