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Il festival Giffoni Experience è nato, cresciuto e continua a svilupparsi insieme e per il territorio mettendo al centro i ragazzi e le loro richiesta di dialogo

Giffoni Valle Piana è oggi un comune di circa 12.000 abitanti, che ci racconta un Appennino diverso. Un Appennino che grazie ad un progetto, ancora in corso, ha invertito i processi di spopolamento, incrementando di oltre la metà i suoi abitanti dal 1971 a oggi. Il cambiamento inizia negli anni Settanta con un festival cinematografico estivo, per bambini e ragazzi, un nuovo corso della storia per questo comune della provincia di Salerno, il cui nome di lì a poco sarà, grazie proprio a questa iniziativa, conosciuto in tutto il mondo. Giffoni è da anni un festival nella top 10 mondiale degli eventi cinematografici. Nel corso degli anni, il Festival è diventato un evento di respiro internazionale, con la partecipazione di personalità del mondo cinematografico, culturale e musicale. Qui sono passati tutti i grandi del cinema, a partire dal noto regista François Truffaut (1932-1984), che nel 1982 in una lettera scrisse: «Di tutti i festival del cinema, quello di Giffoni è il più necessario». Nel tempo il Festival si è evoluto, dando spazio anche al teatro, alle arti figurative e alla musica, creando un programma annuale, con ben 560 attività, fra eventi, formazione e laboratori di vario tipo.

Un’iniziativa che, a differenza di tanti festival, è nata, cresciuta e continua a svilupparsi insieme e per il territorio. Ecco il percorso compiuto fino ad oggi, sempre con la guida di Claudio Gubitosi, dall’evento che in origine si chiamava Giffoni Film Festival, divenuto dal 2009 Giffoni Experience, oggi denominato Giffoni Opportunity. Questo cambiamento è legato alla necessità di aggiornare il progetto ma non le sue finalità, che sono sempre le stesse: creare opportunità. Per gli abitanti, stabilendo un rapporto solido con le famiglie e con i ragazzi che vivono a Giffoni. Per i turisti che vengono a vivere l’esperienza di Giffoni. Per l’economia prodotta dal Festival, che ha stimolato il tessuto delle micro imprese locali a fare rete.

Un caso studiato e imitato in tutto il mondo. Attualmente, sono novanta le persone occupate in maniera stabile, non più solo nell’attività del festival, ma anche nelle tante iniziative della cittadella del Cinema e del Giffoni Multimedia Valley. A cui si aggiungeranno attività in via di sviluppo che amplieranno appunto il ventaglio di opportunità: il turismo scolastico, l’organizzazione di convegni, la formazione, la danza, con un’apertura importante al mondo dei videogames in cui domanda e offerta potranno riunirsi qui per fare mercato anche in questo settore. Con ricadute anche sull’occupazione dei territori limitrofi.
Giffoni ha rafforzato, dunque, l’identità del territorio locale. Il bilancio sociale è tra i più importanti: il rispetto, l’attenzione, la lealtà verso i ragazzi vengono riconosciuti pubblicamente. Tramite Giffoni, i ragazzi vengono ascoltati e capiti.
La vivacità creativa e la forte identità fanno di Giffoni un processo d’eccezione nel panorama italiano e internazionale. Tanto che l’Unione Europea ha indicato Giffoni tra i casi di ottima gestione dei finanziamenti comunitari su un territorio locale.
Un esempio di Italia in cui l’unione di intenti tra soggetti - siano essi cittadini, imprese, associazioni e istituzioni - dà vita ad un grande progetto di tutti, a vantaggio di tutti.

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