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I 6.500 esuberi annunciati dal piano industriale Tim. Le condizioni economiche degli operatori di call center, 80mila dei quali impiegati nel Sud Italia (il 70% è rappresentato da donne). Il crac del cartaceo e degli indici di lettura che dal 2010 al 2016 sono calati dal 46,8% al 40,5% arrivando al 33,4% per la lettura dei quotidiani: una caduta libera che si aggiunge a quella del mercato pubblicitario su carta stampata che ha accusato dal 2011 complessivamente un abbattimento del fatturato di circa il 48&, con punte nell'ambito del settore poligrafico che hanno raggiunto il 54%. E ancora. La contrazione del numero delle emittenti private (-8% tra il 2013 e il 2015). E le ancora troppo ignorate spinte propulsive che arrivano dagli investimenti nella cultura.

Insomma, è un quadro a tutto tondo quello con il quale i dirigenti della Uilcom (la costola della Uil che si occupa di telecomunicazioni) si è misurata nel congresso regionale che dopo quattro anni ha rinnovato gli organi di rappresentanza. L'analisi del riconfermato Vito Gemmati è a 360 gradi.

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Gemmati: la Regione sostenga le eccellenza della nostra editoria - Gianluigi De Vito | La Gazzetta del Mezzogiorno

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