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A cura di Labitalia - Milano - Il design è un vero e proprio ‘marchio di fabbrica’ del made in Italy e contribuisce all’attrattività dei nostri prodotti a livello internazionale. Ed è anche grazie al design se il made in Italy è oggi il terzo marchio più conosciuto al mondo (dopo Coca Cola e Visa).
Tanto che la ‘design economy’ si conferma una delle più solide strategie anticrisi: le oltre 179.000 imprese europee di design, infatti, hanno prodotto nel 2016 un fatturato superiore ai 25 miliardi di euro; di queste, una su sei parla italiano. A fornire un’analisi è Symbola, che ha avviato dal 2017 un osservatorio sul settore, con il rapporto ‘Design economy’, presentato alla Triennale di Milano da Ermete Realacci e Domenico Sturabotti, rispettivamente presidente e direttore di Fondazione Symbola, Stefano Boeri, presidente della Triennale, e Stefano Bordone, vicepresidente di
FederlegnoArredo.

Come spiega il report ‘Design economy’, il nostro Paese mantiene un ruolo di leadership nel design. A cominciare dal numero di imprese attive: 29 mila, più delle circa 26 mila tedesche e francesi, delle oltre 21mila inglesi, delle 5mila spagnole. Con 4,3 miliardi di euro di fatturato del design, pari allo 0,3% del Pil, l’Italia è seconda tra le grandi economie europee dopo il Regno Unito (7,8 miliardi), davanti a Germania (3,8), Francia (2,1) e Spagna (1,1). In Europa, un addetto nel design su sei è italiano e in tutto possiamo contare su oltre 48 mila lavoratori del settore (il 16,6% del totale Ue).

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Design economy, che cos'è e perché è così importante per l'Italia - Panorama.it

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